Claude Adhémar André Theuriet (Marly-le-Roi, 8 ottobre 1833 – Bourg-la-Reine, 23 aprile 1907) è stato un poeta francese. Venne educato a Bar-le-Duc nella provincia natale di sua madre, la Lorena. Studiò legge a Parigi, entrando successivamente in un ufficio pubblico, consentendogli di raggiungere il grado di capo ufficio prima del suo pensionamento nel 1886. Nel 1867 pubblicò, Chemin des bois, un volume di poesie molte delle quali già apparse nella Revue des Deux Mondes; Le bleu et le noir, poèmes de la vie réelle (1874), Nos oiseaux (1886) e altri volumi. M. Theuriet descriveva semplici immagini di vita quotidiana, e Théophile Gautier lo comparò a Jaques nella Foresta di Arden. I suoi romanzi migliori sono generalmente considerati quelli che si occupano della vita provinciale e paesana, tra cui: •Péché mortel (1885) •Le mariage de Gérard (1875) •Raymonde (1877) Raymonde (1877) •Le fils Maugars (1879) Le fils Maugars (1879) •La maison des Deux Barbeaux (1879) La Maison des Deux Barbeaux (1879) •Sauvageonne (1880) Sauvageonne (1880) •Reine des bois (1890) Reine des bois (1890) •Villa tranquille (1899) Tranquille villa (1899) •Le manuscrit du chanoine (1902) Le Manuscrit du chanoine (1902) Theuriet ricevette nel 1980 Prix Vitet dall'Accademia francese, di cui era diventato membro nel 1896. Morì il 23 aprile 1907.
This edition offers the Leonine Commission's authoritative edition of the Latin text with a new, clear, and readable English translation by Richard Regan with an extensive introduction and notes by Brian Davies.
Daniel Blank, a man ruled by cold logic and order, ambitious and self-sufficient, is introduced to Celia Montfort, a mysterious seductress who incites him to heights of ecstasy and depths of evil he has never known, including the thrill of ...
ripartizione fra i peccati . Per il primo la dipendenza dall'Alessandrino non ... 1 Il passo fa parte del commento a uno di quei « cataloghi dei vizi » ove anche molti teologi moderni vedono affermata l'esistenza del peccato mortale .
Peccato mortale
Allora messer Tristano si tace e non dice più di quelle cose , ch'elli vide che Dynadam si currucciava . Et incomincia a dire altre parole e disse , “ Signori cavalieri , voi sapete che per lo grande amore che io abbo in voi scoperto ...
Quali dichiarati al modo che io gli dichiarai dissi che stavano con il peccato mortale, et exemplificai in me stesso, et dissi che colui che altrimenti si governava, non era confessore, ma confusore, et non assolveva, ma assorbeva».