Mentre da alcuni giorni sono partiti i lavori per la costruzione dell'imponente diga di Vetto, sulle rive del torrente Enza accadono fatti davvero inquietanti. Con una cadenza temporale impressionante, scompaiono nel nulla ben tre bambini. Al loro posto, a monito, una chiara scritta fatta con il sangue e il fantoccio di un Krampus, la famosa creatura mostruosa, icona macabra della tradizione altoatesina, gettano nello scompiglio gli investigatori che ad ogni nuovo sequestro sembrano brancolare sempre di più nel buio. C'è già chi ipotizza che in questa vicenda ci sia la fredda regia calcolatrice di un possibile serial killer, anche se nessun corpo viene per fortuna rinvenuto. Ad affiancare le indagini, si ritroverà quasi per caso, Andrea Pocher, giornalista di cronaca nera della Voce dell'Enza, quotidiano fiore all'occhiello delle province di Reggio Emilia e Parma, che assieme ad un improvvisato team di collaboratori, cercherà di condurre le ricerche verso una soluzione positiva. Ma dovrà fare in fretta. L'Enza non perdona. E ben presto le sue acque potrebbero tingersi di un altro colore. Quello rosso del sangue.
Paura sull'Enza
Era la tenuta di Santa Brigida, nella campagna intorno all'antico borgo medievale di Montechiarugolo, un paese affacciato sulla riva sinistra dell'Enza. Più che un paese, Montechiarugolo sembrava un villaggio.
«Niente, però, è paragonabile alla paura che abbiamo provato con l'inizio dei bombardamenti. A Reggio hanno distrutto la stazione e il carcere. Sull'Enza hanno buttato giù il ponte a San Polo e a Sant'Ilario. Quello di Montecchio invece ...
Un'esplosione di energia. Un caleidoscopio di immagini, di idee, colori e sentimenti. L'immaginazione al potere. Il bisogno di raccontare nuove storie, o storie vecchie con un linguaggio nuovo. La retorica...
Forse era la paura per quello che vedeva e sentiva, le allucinazioni, una sensazione di angoscia mai provata. Così forte da lasciarsi cadere sfinito sul materasso. Enza e Renato erano sconvolti preoccupati per Andrea e anche per ...
Non devi dirlo a nessuno, perché sono cose che succedono, siamo una famiglia” [a vice. (...) He is sick. Weak. (...) Don't tell anyone, these are things that happen, we are a family] (Marciano et al. 2005, 96). While in the novel Sabina ...
This book has been considered by academicians and scholars of great significance and value to literature.
Dal settembre 1943 all'aprile 1945 l'intera Emilia Romagna fu teatro di numerosi episodi di violenza collettiva - frutto di una criminalità organizzata - sia da parte del Terzo Reich sia...
Enza Paola Cela ... un passerotto che cercava le solite briciole di pane che mia nonna depositava ogni sera sul muretto della terrazza . ...
Appena rimasti soli nella grande camera da letto, gli era bastato poggiare una mano sulla spalla di Enza perché ella si girasse e ... Sai che ti amo, che ti voglio in una maniera così prepotente verso me stesso che a volte ne ho paura!